Il Cardo Mariano è una pianta le cui proprietà sono ben note sin dall’antichità: già Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis historia, ne consiglia il succo per migliorare la digestione e il flusso biliare.
Il nome cardo deriva dal termine greco “ardis”, punta dello strale, a indicare le numerose spine che lo caratterizzano, mentre l’aggettivo mariano pare sia un riferimento alla Madonna che, secondo la leggenda, allattando Gesù bambino, fece cadere alcune gocce di latte che andarono a posarsi sul cardo, determinando così le tipiche striature bianche delle sue foglie.
Se fa parte della leggenda non può essere un caso, possiede infatti numerose proprietà benefiche che le hanno fatto guadagnare tale fama. La sua principale attività è quella depurativa, questa pianta allevia in modo naturale gli effetti distruttivi provocati dall’eccessivo consumo di alcol, dall’assunzione dei pesticidi spesso presenti nelle verdure che mangiamo, dai metalli pesanti che si trovano nell’acqua e dall’aria inquinata che respiriamo, cose, che a lungo andare, possono diventare un vero veleno per l’organismo.
Il merito è della silimarina, un complesso di sostanze flavoniche, dette flavanolignani, costituito principalemente da silidina, silidianina e silicristina che ristabiliscono le funzioni del fegato agendo direttamente sulle membrane cellulari. Ne sono ricchi il frutto del cardo, ma anche i semi e le foglie.
In pratica la silimarina inibisce i fattori responsabili del danno epatico, come i radicali liberi, fungendo da antiossidante (in maniera più netta della vitamina E) e previene la perdita di glutatione (un antiossidante prodotto dall’organismo) causata dall’eccesso di alcool.
L’attività si manifesta di fatto con un sensibile aumento della sintesi enzimatica e un conseguente aumento del patrimonio di enzimi capaci di rendere più agevole l’eliminazione di cellule dannose. Queste vengono poi catturate da fattori di trasporto ed eliminate attraverso le vie biliari.
La messa a punto delle tecniche estrattive delle sostanze contenute nel cardo mariano ha permesso la realizzazione di una serie di derivati dalle spiccate proprietà biligenetiche, che costituiscono oggi il patrimonio dei cosidetti epaprotettori.
La sua assunzione può trovare indicazione utile in tutti quei casi in cui si presenta la necessità di stimolare l’attività delle bile, è dunque ottimo dopo le feste o dopo periodi di eccessi alimentari, quando consumiamo troppi grassi animali, cibi fritti o molto elaborati che determinano un superlavoro per il fegato. È utile in tutte le epatopatie.
Si assume sotto forma di integratore, in tavolette, anche se dà il meglio come infuso o decotto (si usano le foglie). La sua assunzione associata a quella del carciofo rappresenta uno dei miglior rimedi depurativi per il nostro fegato.
Anche per oggi è tutto, la primavera è ormai arrivata e non c’è miglior momento per una depurazione dell’organismo che vi faccia smaltire le tossine accumulate durante l’inverno, approfittatene, noi vi aspettiamo come sempre alla Farmacia del Lido, in via delle Repubbliche Marinare 84, a Ostia Lido.
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