Long covid, se fino a qualche mese fa questa espressione era poco conosciuta, oggi è sempre più diffusa e data la grande espansione del virus avuta negli ultimi mesi, se ne sente parlare frequentemente. Secondo un recente documento emanato dall’organizzazione mondiale della sanità, infatti, potrebbe essere interessata dal long-covid 1 persona su 4 tra quelle che hanno contratto il virus. Con questo termine si indicano due condizioni:
- La malattia covid 19 sintomatica persistente con sintomi di durata tra le 4 e le 12 settimane dopo l’evento acuto.
- La sindrome post covid-19, caratterizzata da segni e sintomi che si sono sviluppati durante o dopo l’infezione, che durano oltre le 12 settimane dopo l’evento acuto.
I sintomi del long-covid, così come quelli dovuti alla malattia, sono molto variabili e possono essere extrarespiratori e multiorgano, inoltre, possono manifestarsi con continuità o ad intermittenza e posso modificarsi nel tempo.
A cosa è dovuto il long covid?
Secondo quanto riportato dall’istituto superiore di sanità, ci sono due possibili veicoli del long covid. Questi sintomi variabili, che permangono per lungo tempo, possono essere dovuti alla migrazione del virus dall’apparato respiratorio verso altri organi, dove esso va a causare danni diversificati. Oppure possono essere causati dall’infiammazione prodotta dall’infezione che causa un’azione di autoimmunità in grado di generare sintomi diversificati in altre zone dell’organismo.
Sintomi del long covid
I sintomi prodotti dal long covid sono moltissimi ed in continuo aggiornamento, basti pensare che uno studio pubblicato su EClinicalMedicine ha identificato 203 sintomi, 66 dei quali possono durare oltre 7 mesi dopo la guarigione.
Tra le manifestazioni generali e maggiormente diffuse troviamo:
- Fatica persistente
- Stanchezza eccessiva
- Febbre
- Debolezza muscolare
- Dolori diffusi
- Riduzione dell’appetito
- Artralgia
- Mialgia
Tra i sintomi relativi ad organi specifici troviamo:
- Sintomi polmonari (dispnea/affanno, tosse persistente)
- Sintomi cardiovascolari (senso di oppressione toracica, palpitazioni, tachicardia, aritmia, variazione pressione arteriosa)
- Sintomi neurologici (cefalea, deterioramento cognitivo, difficoltà di concentrazione, problemi di memoria
- Sintomi gastrointestinali(nausea, dolori addominali, vomito, diarrea)
I sintomi del long covid a livello neurologico
Abbiamo detto che una delle cause del long covid è l’aggressione, da parte del virus, di altri organi del nostro corpo, poiché il virus è in grado di muoversi tra i diversi distretti del nostro organismo. Per effettuare queste migrazioni è stato osservato come il SARS covid-19 sfrutti i fasci nervosi, giungendo così, in alcuni casi, fino al tronco encefalico. Per questo motivo uno dei sintomi del long covid è la cefalea, con localizzazione bilaterale moderatamente grave, pulsante o pressante. Questo tipo di sintomo non è una novità per i virus appartenenti a questa famiglia, già nel 1889, gli studiosi individuarono nelle encefaliti effetti collaterali legati ai virus di tipo SARS. Un altro sintomo abbastanza diffuso, di tipo neurologico, è la così detta nebbia cerebrale. ovvero una sensazione di appannamento cognitivo caratterizzato da ridotta capacità di attenzione e concentrazione. Il danno a livello neurologico spiega anche i dolori muscolari, spesso presenti sia in fase acuta di infezione sia nel periodo seguente.
Vista la variabilità dei sintomi long covid è evidente che una riabilitazione richieda un approccio multidisciplinare. E’ importante intervenire il più precocemente possibile, per evitare compromissioni ai nervi periferici. Sono necessari interventi volti alla cura all’apparato respiratorio, in modo da evitare la perdita di elasticità del polmone, una riabilitazione muscolare ed una riabilitazione neuropsicologica, per contrastare i disturbi cognitivi, di memoria e di concentrazione.
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