Si parla di menopausa quando avviene la cessazione permanente dei cicli mestruali dopo la perdita dell’attività follicolare ovarica. Essa può essere spontanea (menopausa naturale) o iatrogena (menopausa secondaria). Quest’ultima è indotta dalla rimozione di entrambe le ovaie (menopausa chirurgica), dalla chemioterapia o dalla radioterapia.
La menopausa solitamente si manifesta tra i 45 ed i 55 anni di età e comporta un vero e proprio riassetto ormonale con un crollo deciso degli estrogeni circolanti, che è causa di cambiamenti in tutto il corpo. I sintomi più comuni sono
- ansia
- irritabilità
- vampate di calore
- perdita ossea
- tendenza ad aumentare il grasso addominale
- un profilo di rischio cardiovascolare più sfavorevole.
Le cause della menopausa
Le donne sperimentano la menopausa quando i follicoli ovarici sono già stati esauriti. Tuttavia questo è solo l’ultimo passo di una lunga catena di eventi che si verificano sia nel cervello che nelle ovaie. Le manifestazioni cliniche della menopausa sono il risultato delle interazioni dinamiche tra i cambiamenti neuroendocrini e le alterazioni dell’asse endocrino riproduttivo che comanda la funzione ovarica.
I fattori genetici influenzano i tempi di questo processo, ma i principali percorsi molecolari coinvolti sono ancora sconosciuti. La ragione per cui le ovaie iniziano la loro funzione durante la pubertà e si fermano in menopausa non è chiara. La comprensione di questo fenomeno sarebbe di grande valore per risolvere problemi riproduttivi e di salute.
Il momento in cui si entra in menopausa dipende da una complessa interazione di fattori genetici, epigenetici e stile di vita. Le stime dell’ereditarietà della menopausa variano dal 30% all’85%. Diversi studi dimostrano che l’età della menopausa è strettamente associata all’età in cui la madre ha avuto la menopausa. Le donne le cui madri o altri parenti di primo grado hanno avuto una menopausa precoce hanno 6-12 volte più probabilità di avere una menopausa precoce. Tuttavia, fino ad ora, gli studi genetici non sono stati in grado di identificare chiaramente i tratti genetici che influenzano l’ereditarietà.
L’insufficienza ovarica primaria (menopausa prima dei 40 anni) è associata a un minor rischio di cancro della mammella e dell’ovaio, ma aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e osteoporosi. Ciò non implica necessariamente una relazione causale, ma potrebbe essere il risultato di fattori di rischio comuni. Ad esempio, nel caso delle malattie cardiovascolari, recenti scoperte indicano che fattori di rischio preesistenti, come l’ipercolesterolemia e l’ipertensione, possono essere associati anche alla menopausa precoce.
Terapia ormonale sostitutiva
Per ripristinare l’equilibrio ormonale in modo da alleviare i sintomi della menopausa, le donne possono ricorrere alla terapia ormonale sostitutiva. Questo tipo di terapia non può essere somministrata in modo standard ad ogni persona. Molto importante è consultare un medico e personalizzare la cura in base alle esigenze di ognuna. Va in ogni caso iniziata prima che dei 60 anni e prima che siano passati 10 anni dall’inizio della menopausa.
La terapia è controindicata quando:
- Si è avuto un ictus o un infarto
- Si sono avuti coaguli di sangue
- In presenza di malattie al fegato
- Si è incinta
- Si hanno problemi di sanguinamento vaginale
- Si è avuto un cancro al seno o all’endometrio
- Si è incorsi in cardiopatia ischemica
- Si è fumatrici
È invece consigliabile in presenza di 20 o più vampate di calore al giorno, di un sonno molto disturbato, di tachicardia o sudorazioni notturne, dolori articolari invalidanti e scarso desiderio sessuale. Ricordate che per rendere più efficiente la terapia ormonale sostitutiva è necessario adottare uno stile di vita sano con buone abitudini alimentari, privo di fumo e alcool.
Questo tipo di terapia ormonale può comportare ritenzione idrica, è bene dunque moderare il consumo di sale e fare attività fisica.
Esistono diversi tipi di terapia ormonale sostitutiva. Alcuni contengono solo un ormone, mentre altri ne hanno due. Oltre alla classica via orale ci sono altre modalità di somministrazione tra cui: cerotti, gel, creme vaginali e anelli.
Terapie naturali alternative alla T.O.S: i filoestrogeni
I filoestrogeni sono composti dietetici di origine vegetale, presenti in un’ampia varietà di alimenti, specialmente nella soia. Ad essi vengono attribuite diverse qualità benefiche tra cui quella di alleviare i sintomi della menopausa. Per questo motivo i filoestrogeni sono presenti in molti integratori alimentari, pensati come alternativa naturale alla terapia ormonale sostitutiva. Inoltre l’esposizione ai filoestrogeni è stata correlata alla riduzione del rischio di contrarre malattie cardiovascolari, diabete, obesità, cancro al seno e altri tipi di tumore.
I principali tipi di filoestrogeni sono:
- Isoflavoni: che si trovano principalmente nella soia e nei legumi
- Preniflavonoidi: che si trovano nel luppolo e quindi nella birra
- Coumestani: Presenti nei piselli, nei fagioli e nell’erba medica
- Lignani: che si trovano in un’ampia varietà di alimenti tra cui cereali, frutta e verdura
Vi aspettiamo alla Farmacia del Lido in via delle Repubbliche marinare 84, ad Ostia Lido, per offrirvi altri consigli.
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