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Resistenza agli antibiotici

In Europa, nel 2007, sono state calcolate 400.000 infezioni da batteri resistenti a più farmaci e 25.000 decessi attribuibili a tali infezioni. Negli Stati Uniti, i batteri multi-resistenti infettano circa 2 milioni di persone all’anno, di cui almeno 23.000 muoiono.

La resistenza agli antibiotici nei patogeni batterici umani esisteva prima dell’uso di questi farmaci da parte dell’uomo e la loro prevalenza era bassa. Gli studi condotti con batteri ottenuti negli anni precedenti alla scoperta di antibiotici o con batteri di popolazioni umane che non avevano avuto accesso ad essi dimostrano questo. Con l’uso massiccio di antibiotici, c’è stato un aumento molto significativo della prevalenza della resistenza in tutto il mondo.

Cosa è successo? I patogeni batterici importanti per l’uomo si sono evoluti in resistenza e multiresistenza in modo direttamente proporzionale all’aumento dell’uso di antibiotici.  Questo è avvenuto in poco più di 70 anni, un tempo molto breve considerato da una prospettiva evolutiva. .

Le cause della resistenza agli antibiotici

In natura all’interno di aree isolate dall’esterno per almeno 4 milioni di anni, sono stati trovati diversi batteri resistenti agli antibiotici in commercio. Ciò significa che da sempre sul nostro pianeta è presente un elevato numero di geni di resistenza agli antibiotici.

Il problema è che questi geni di resistenza, che possono trovarsi sia nei batteri ambientali che nei batteri che colonizzano e infettano l’uomo, sono in grado di variare ovvero ricombinarsi, mutare, scambiarsi e molte volte possono essere proprio gli antibiotici a favorire questi scambi genetici che rendono il batterio resistente. Ciò avviene perché gli antibiotici non solo uccidono i batteri sensibili e selezionano quelli resistenti, ma influenzano anche direttamente i meccanismi di variazione genetica, promuovendo scambi genici tra i batteri, aumentando così il trasferimento anche di geni di resistenza.

Per questo motivo gli antibiotici andrebbero utilizzati in modo oculato, solamente quando ce ne è veramente bisogno e solo dietro prescrizione medica. La maggior parte dei raffreddori, mal di gola, otiti e sinusite sono causati da virus. Gli antibiotici non funzionano contro i virus. Molte persone non lo capiscono e spesso chiedono antibiotici quando non ne hanno bisogno. Questo porta ad un uso eccessivo di antibiotici. IL CDC stima che 1 prescrizione su 3 di antibiotici non siano necessarie. Negli Stati Uniti, nonostante l’evidenza e le linee guida della pratica clinica, il 71% della bronchite acuta negli adulti è stata trattata con antibiotici tra il 1996 e il 2010, con un aumento significativo nel corso degli anni.

Un’altra causa di resistenza agli antibiotici è la loro assunzione errata: ad esempio può essere molto dannoso non assumere l’intera dose prescritta, interrompendo la terapia. In questo modo i batteri crescono nonostante l’uso di antibiotici. Di conseguenza, la prossima volta che si utilizzerà tale antibiotico, l’infezione potrebbe non rispondere completamente al trattamento.

Inoltre un altro grande problema che determina la resistenza è l’alto tasso di antibiotici presenti negli alimenti che mangiamo quotidianamente. Nel 2009, negli Stati Uniti, gli umani hanno assunto in totale  3 milioni di chilogrammi di antibiotici mentre agli animali sono stati somministrati ben 13 milioni di chilogrammi. Questo dato aiuta a capire le dimensioni del problema. Gli antibiotici vengono utilizzati in dosi così massicce nell’allevamento poiché l’uso di basse concentrazioni di antibiotici aumenta il peso dell’animale.

Gli antibiotici sono una classe unica di farmaci a causa del loro impatto sulla società. E’ bene quindi aumentare la consapevolezza della minaccia rappresentata dalla resistenza agli antibiotici.

Un saluto dalla Farmacia del Lido, vi aspettiamo in via delle Repubbliche Marinare 84 ad Ostia Lido.

 

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